Istamina e allergie: perché hai paura di sentirti male quando mangi fuori?

Quante volte ti è capitato di uscire per un aperitivo con le amiche, ordinare un bicchiere di vino e qualche stuzzichino, e poi tornare a casa con mal di testa, gonfiore, nausea o prurito? Oppure durante una cena al ristorante, ti sei ritrovata a guardare il menù con ansia, chiedendoti cosa potresti mangiare senza stare male. Magari hai rinunciato a uscire, o hai evitato di mangiare per paura di rovinarti la serata. Se ti riconosci in queste situazioni, sappi che non sei sola.

La paura di mangiare fuori casa è reale per tante donne, soprattutto se convivono con allergie o intolleranze. Il timore di avere una reazione, di sentirsi gonfia, stanca o irritata dopo un pasto, può diventare un pensiero costante. E spesso, non sapere esattamente cosa scatena questi sintomi rende tutto ancora più frustrante.

Cos’è l’istamina?

Una delle cause meno conosciute ma molto comuni di questi disturbi è l’intolleranza all’istamina. Ma cos’è esattamente l’istamina, e perché può farci stare male?

L’istamina è una sostanza che il nostro corpo produce naturalmente, coinvolta in tantissimi processi: dalla digestione alla risposta immunitaria, fino alla regolazione del sonno. Ma è anche presente in molti alimenti e viene prodotta da alcuni batteri intestinali. Quando il corpo non riesce a smaltirla correttamente, l’istamina si accumula e può causare sintomi simili a quelli di un’intolleranza alimentare.

Dove si nasconde? Quali sono i sintomi?

Gli alimenti ricchi di istamina includono formaggi stagionati, salumi, vino rosso, pesce conservato, pomodori, melanzane, spinaci e cibi fermentati. Ecco perché un semplice aperitivo può trasformarsi in un incubo per chi è sensibile all’istamina.

I sintomi più comuni dell’intolleranza all’istamina sono: gonfiore, crampi, diarrea, mal di testa, insonnia, prurito, rossori, palpitazioni, pressione bassa, ansia e dolori mestruali. Anche piccole quantità di istamina possono scatenare reazioni importanti.

Che ruolo hanno i nostri batteri?

Il nostro intestino ospita batteri che possono influenzare la quantità di istamina nel corpo. Alcuni la producono, altri la degradano. Se c’è uno squilibrio (disbiosi), può aumentare il rischio di accumulo di istamina e quindi di sintomi.

Tra i batteri che producono istamina ci sono: Morganella morganii, Escherichia coli, Proteus vulgaris, Proteus mirabilis, Enterobacter aerogenes, Raoultella planticola, Raoultella ornithinolytica, Citrobacter freundii, Pseudomonas fluorescens e Photobacterium damselae.

Fortunatamente, ci sono anche batteri che aiutano a eliminarla, come Pseudomonas putida (che la trasforma in acido aspartico) e alcuni ceppi di Bifidobacterium, che sembrano promettenti per la salute intestinale.

Cosa puoi fare?

Se ti riconosci in questi sintomi e paure, parlane con un professionista. Una dieta a basso contenuto di istamina, integratori specifici e probiotici mirati possono aiutarti a ritrovare il benessere e a vivere con più serenità i momenti conviviali. Mangiare fuori non deve essere una fonte di ansia: con le giuste strategie, puoi tornare a goderti il cibo e la compagnia senza paura.

Bibliografia

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